TRATTATO DI IBRIDOLOGIA DI NATALE MARANINI (AON)

L'ibridologia è scienza autentica, complessa e poco praticata.

Una scienza nuova che, salvo rare eccezioni, deve arrendersi in misura massiva all'empirismo tradizionalmente statico al quale restano legati il numero maggiore degli ibridatori nostrani, per la mancanza di letteratura specifica intesa ad esprimere la materia in tutta la sua interezza.

 Nella prima parte di questa monografia si intendono riportare alla luce, in un lavoro globale di indirizzo puramente discorsivo che ci esime dalla trattazione, sia pure sommaria, delle tecniche ibridatorie, le tappe involutive delle ibridazioni aleatorie, evidenziandone le strutture alchimistiche cui fatalmente la materia si presta e che ravvisano, nella inconsapevolezza di certi Autori, distorsioni e degradazioni alle scienze biologiche.

Abbiamo ritenuto utile riportare e secondo la misura in cui regge il nostro archivio mnemonico, un elenco degli ibridi della cui realizzazione si ha la matematica certezza e le fonti presso cui sono stati direttamente osservati.

Ci limitiamo, nella seconda parte, alla dissertazione sulla fertilità di alcuni ibridi e quanto gli stessi hanno apportato e potrebbero apportare alla moderna Canaricoltura se, ricercatori e studiosi si trovassero uniti nell'impostare un serio ed oculato lavoro di equipe, senza individualismi e risvolti lucrativi, sempre deleteri che tenderebbero ad adulterare ulteriormente le basi già minate dell'amatorismo.

Oggetto di queste note comunque, sono le ibridazioni ottenute in cattività fra Fringillidi eurasiatici in genere e in particolare quelLe con il Canarino, oppure ibridazione fra alcuni esotici ed indigeni ed alcuni esotici e il Canarino.

I TESTI DI BASE DELL'IBRIDOLOGIA         

Prima che Savino e subito dopo l'ENCIA, Editori importanti della Ornitologia spicciola, pubblicassero il trattato di ibridologia ( Tractatus de ibridologia ) del Codazzi ( 1952 ), ci servivamo per meglio conoscere gli uccelli bastardi, perché soltanto di bastardi si parlava, di due manualetti che oggidì non esiteremmo a dichiarare stucchevoli nella forma e nel contenuto, ma che tuttavia leggevamo con impegno ed interesse in mancanza di testi migliori.  

Alludiamo a “Il Canarino e i più comuni uccelli nostrani da gabbia” di M. Paola ( 1953 ), e “Il Canarino, il Cardellino, il Lucherino e gli altri uccelli che si accoppiano col Canarino” di Aschenbrenner-Ghidini (1952), che sono l'uno l'immagine speculare dell'altro per ciò che concerne l'àccoppiamento bastardo e nei quali si rileva che il Canarino si può accoppiare, senza grandi difficoltà, con tutti gli uccelli indigeni (ed anche esotici) e vale a dire con il Venturone, Cardellino, Lucherino, Fringuello, Fanello, Verzellino, Verdone, nonché rare volte col Monachino o Ciuffolotto e con il Passero; anche con lo Zigolo giallo, sistematicamente poco affine.

Nulla di più confortante per  il neofita interessato alla ibridazione degli uccelli più comuni da gabbia e da voliera, sapere la facilità con cui il Canarino si accoppia al Fringuello, al Passero, al Ciuffolotto e allo Zigolo giallo, generando prole vitale. 

E non si contavano gli appassionati giovani e non più giovani con i quali si era a contatto, digiuni peraltro come noi delle elementari nozioni insite nell'arte ibridatoria, interessati per portare alla ribalta nel minor tempo possibile gli ibridi di Fringuello x Canarina, Passero x Canarina, Ciuffolotto x Canarina, Zigolo giallo x Canarina di cui altri allevatori, sulle chiare testimonianze degli Autori anzidetti, avevano realizzato “ad libitum” con la sola complicità della umana pazienza.

LE IBRIDAZIONI DEE CODAZZI

A sollecitare ancor più l'interesse all'ibridazione degli uccelli negli amatori, è sta-to certamente il testo del Codazzi (1952), il quale sebbene considerato oggi come oggi sorpassato per tutta una serie di considerazioni che ne limitano in qualche modo la credibilità, specialmente sulla realizzazione di certi ibridi da fantascienza, resta tuttavia il solo che, a 25 anni dalla pubblicazione continua a fare testo nell'intero settore ibridologico. E' questa una realtà alla quale non ci si può sottrarre,tenuto conto che nel giro di pochi anni si sono interamente esaurite due edizioni,per cui siamo costretti a pensare che la tiratura fosse piuttosto elevata.

C'è nel Codazzi una esuberante carica descrittiva che degnamente lo eleva a cultore di belle lettere, c'è la costruzione cromatica e somatica di ogni ibrido, il minuzioso montaggio di ogni tessera a completamento di un ipotetico mosaico che ha avvinto il lettore, lo ha invogliato e reso partecipe alla ricerca inventiva di nuovi ibridi, belli attraenti e soprattutto facili da produrre

Non dobbiamo dimenticare intorno agli anni 52-55, epoca nella quale è stato pubblicato il libro del Codazzi, quanti Fringuelli, Fringuelli alpini, Peppole sono stati venduti ai novizi dell'ibridazione, allo scopo di essere accoppiati alla Canarina, per non citare Zigoli gialli e Zigoli capineri, per la stessa ragione!

Si dovevano in qualche modo abbandonare gli accoppiamenti convenzionali del Cardellino x Canarina o Verdone x Canarina, estremamente facili e da tutti praticati per esplodere con l'ibrido Peppola x Canarina “che ha lo scopo di rinsaldare il colore giallo del canarino, giallo arancio, e di colorare di nero il pileo. A volte .questi ibridi sono assai attraenti o di Fringuello alpino x Canarina “anche questo iibrido ha lo scopo di ingrossare, disegnare e colorare la monotona e uguale livrea del Canarino.

Certamente il maschio trasmette disegno e colore alla Canaria” e ancora di Zigolo giallo x Canarina, “questi ilbridi (continua testualmente il Codazzi) sono talvolta gialli, e son questi che hanno dato origine ad altre razze... Poco si vede questo ibrido nelle esposizioni appunto perché è adoperato negli allevamenti 

Gli ibridi dello Zigolo giallo sono fecondi dopo il 3.o anno”. 

L'Autore dopo aver citato l'ibrido di Rigogolo x Canarina di cui peraltro dice:

Qualcuno insiste che il Rigogolo si può ibridare col Canarino ed afferma anzi che questo ibrido è già stato fatto, ma io non ne faccio testo, solo cenno”. Termina con l'ibrido di Padda x Canaria descrivendolo “... un incrocio più facile che con i tessitori, quello giallo e quello a faccia nera. Anche con i Gendarmi, con le, Vedove, può essere incrociato il Canarino e non sarebbe antiestetico un Serinus canarinus caudatus, nato da un incrocio di una Vedova con la Canarina”.

GLI ALTRI IBRIDI DI ANNIE P. GRAY

Quello di Annie P. Gray dal titolo “Birds Hybrids” (1957) è un altro autore.

Un testo che purtroppo non annoveriamo nella nostra raccolta bibliografica in

quanto l'edizione è da qualche anno esaurita. E' un'altra prova degli ibridi da “antologia” di cui nessuno si occupa seriamente e frutto probabilmente di una fertile fantasia forse non sua, quanto di altri, dato che la lista non è una lista critica che continua, sebbene si avverta tutto il sapore di una frode storica, a fare presa e ad illuminare altre menti sullà possibile realizzazione di questi ibridi.

Noi riportiamo l'elenco degli ibridi fra le più comuni specie nostrane e del Canarino, estratto dal testo della Gray e pubblicato su “Uccelli” di G. Zamparo sul  N. di Marzo 1963.

1 ) FANELLO x Organetto, Cardellino, Fanello nordico, Lucherino, Verdone,

Fringuello, Peppola, Ciuffolotto, Verzellino, Canarino. dom.     

2) CARDELLINO x Fanello, Organetto, FanelLo nordico, Lucherino, Verdone, Ortolano, Fringuello, Ciuffolotto, Verzellino, Canarino dom.

3) VENTURONE x Lucherino, Verdone, Canarino dom.

4 ) ORGANETTO x Fanello, Cardellino, Fanello nordico, Lucherino, Verdone, Fringuello, Peppola, Ciuffolotto, Canarino dom.

5 ) FANELLO NORDICO x Fanello, Cardellino, C)rganetto, Lucherino, Verdone, Canarino dom.

6) LUCHERINO x Fanello, Cardellino, Venturone, Organetto, Fanello nordico,

Ciuffolotto, Verzellino, Canarino dom

7) CIUFFOLOTTO SCARLATTO x Verdone, Canarino dom.

8 ) VERDONE x Fanello, Cardellino, Venturone, Organetto, Fanello nordico,

Lucherino, Ciuffolotto scarlatto, Frosone, Ortolano, Fringuello, Peppola, Crociere, Passero, Passero alpino, Ciuffolotto, Canarino dom

9) CROCIERE x Verdone, Ciuffolotto.

10) FRINGIJELLO x Fanello, Cardellino, Organetto, Verdone, Peppola, Passero, Ciuffolotto, Canarino dom.

11 ) PEPPOLA x Fanello, Organetto, Verdone, Fringuel]o, Cinffolotto, Canarino dom.

12) CIUFFOLOTTO x Fanello, Organetto, Lucherino, Verdone, Frosone, Fringuello, Peppola, Ciuffolotto delle pinete, Canarino dom.

13) CANARINO DOMESTICO x Fanello, Cardellino, Venturone, Organetto, Fanello nordico, Lucherino, Ciuffolotto scarlatto, Verdone, Ortolano, Zigolo testa nera, Fringuello, Peppola, Passero, Ciuffolotto, Verzellino.

14) VERZELLINO x Fanello, Cardellino, Lucherino, Verdone, Canarino dom.

Ci sono in questo elenco ibridi facili e correnti, altri comunque accettabili sul piano realizzativo. Alcuni accoppiamenti tuttavia che pur presentando serie difficoltà sia comportamentali sia trofiche, lascerebbero facilmente supporre la impossibilità ad  essere realizzati

E' il caso del Verdone x Frosone, presentato alla Nazionale di Londra nel 1975, del Verdone x Fringuello che abbiamo visto soltanto di recente alle Mostre Federali e altri possibili come Fanello x Fringuella, Cardellino x Fringuella del quale esiste e possiamo esibire in ogni caso, documentazione fotografica, che potrebbero divenire più popolari di quanto non lo siano oggi.

Ora, quali siano gli scopi, le finalità che tengono in vita sul piano etico e divulgativo il tracciato su carta di certi ibridi quali Fanello x Peppola, Organetto x Peppola, Canarino x Peppola, Ciuffolotto x Peppola, Canarino x Ortolano, Canarino x Zigolo testa nera, Canarino x Passero, e altri di cui abbiamo menzionato prima, francamente non riusciamo a capirlo. E non comprendiamo parimenti come persone che praticano con dignità e rispetto ]'ibridazione sul piano tecnico e scientifico, come valorizzazione della abilità e della qualità di allevatori nella creazione di soggetti di autentico valore estetico, non siano intervenuti per frenare la divulgazione di notizie su ipotetici ibridi, possibili soltanto sul piano teorico, che creano confusione e perdita di tempo al noviziato di questa pratica specialistica, al quale una certa letteratura offre gratuitamente garanzie di successo.

D'altra parte non sono rare le denunce comunicate al “pulpito cartaceo” dagli allevatori, sull'ottenimento di particolari ibridi che per la mancanza di dettagli fanno ritenere infondata la notizia.

E' il caso del Verdone x Passero ottenuto dal  Belga Laing, un ibrido di cui è dichiarata la nascita, come chiunque potrebbe fare per gli accoppiamenti più estrosi, senza provvedere al necessario corredo di una documentazione fotografica che ne attesti inconfutabilmente il successo.

Resta in questo caso una notizia di scarso interesse come tante altre, presa peraltro con il beneficio d'inventario, perchè nessuno è in grado di controllarne la veridicità.

Risultati del genere, con particolare riferimento agli ibridi con la Peppola citati dalla Gray, avrebbero dovuto essere ampiamente documentati allo scopo di evidenziarne le caratteristiche fenotipiche dei soggetti, in modo da consolidare l'autorevolezza del testo che ha diffuso la notizia.         

L'AVVENTO IN ITALIA DEL TICO REY         

Nel 1959 si ha notizia, sempre dalla stampa specializzata, che nel firmamento

ibridologico è stata scoperta una nuova stella, il Tico rey (Coryphospingus cacullatus).

Un preziosissimo uccello col quale nell'America del Sud e nel Brasile in

particolare, si stanno ottenendo ottimi risultati, tenuto conto, non soltanto per la facilità con cui l'indigeno (siamo in Brasile) si accoppia alla Canarina, ma per

la colorazione rosso-rame su fondo grigio che manifestano gli ibridi.

Caratteristica importante pare sia il ciuffo eregibile potenzialmente trasmissibile alla l.a generazione ibrida, non escluso il colore del tutto nuovo e assai differenziato dagli ibridí di Cardinalino x Canarina.

Si è continuato a trattare questo uccello come l'ineguagliabile sostituto del Cardinalino del Venezuela, si è omessa la descrizione degli ibridi di l.a e 2.a generazione, sull'ottenimento dei quali abbiamo sempre nutrito seri dubbi e non siamo stati i soli, in quanto mai si è presentata l'occasione di vederli, sia pure in una brutta fotografia. Si parla o meglio si scrive che gli ibridi di 3.a generazione di questo uccello, costituiscono un apporto notevole nella creazione di Canarini rossi, sia sotto il profilo estetico, sia cromatico per l'intensità e uniformità della pigmentazione.

La notizia della normale, facile e proficua ibridazione fra Tico Rey e Canarina ha coinvolto alcuni allevatori, compresi nomi prestigiosi dell'ornicoltura nazionale,alcuni dei quali, molto scettici invero sulla possibilità di futuri sviluppi, si sono limitati al solo tentativo, alla prova ripetuta per qualche anno al fine di studiare il comportamento in cattività dell'esotico (siamo in Italia), la ripercussione eventuale sul cambiamento di clima e dell'abituale ciclo sessuale, il processo della muta, l'alimentazione e via dicendo. Prove del tutto legittime visto e considerato l'accoppiamento fattibile in ogni caso.

Sono passati alcuni anni e gli stessi allevatori, dopo aver superato brillantemente

ogni difficoltà relativa alla acclimatazione, alle condizioni ambientali e ogni altro

fattore che concorre a tenere in buona salute un uccello (fra l'altro il Tico Rey si è dimostrato uccello rustico e molto proclive ai piaceri venerei, già al primo annodi vita captiva) si sono convinti a desistere da ulteriori tentativi accusando, in corale protesta, di speculazione economica i rivenditori di uccelli, per aver pubblicizzato per lungo tempo sulla stampa specializzata, il Tico Rey come “I'unico sostituto del Cardinalino del Venezuela”

         

GLI IBRIDI di l.a, 2.a, 3.a GENERAZIONE DI  RENZO MICHIELIN

Sulla possibilità, di ottenere non solo ibridi, ma addirittura ibridi fertili di Tico  Rey x Canarina si è scritto molto intorno agli anni 1959, come abbiamo visto.  Scopriamo cinque anni dopo, nel 1964, che Renzo Michielin già nel 1947 conosceva perfettamente il Tico Rey, sue abitudini comprese e soltanto nel 1948, dopo appena un anno, citava con grande sorpresa che una Canarina ospite con il Tico Rey e qualche altro nostrano in una capace voliera esterna, aveva deposto cinque uova di cui quattro risultavano fertili.

“Pensai, dice il Míchielin, che oltre che con l'esotico, la Canarina si fosse accoppiata anche con il Cardellino o qualche altro nostrano; non fidandomi di essa come imbbeccatrice, passai le uova in un nido di rondini situato nel portico di una casa colonica vicino a casa mia, sistema questo che nel passato mi aveva sempre dato ottimi risultati”.

E le Rondini da buone nutrici quali esse sono, hanno fatto il loro dovere sino in fondo, imbeccando i piccoli ibridi, che sono risultati tre in quanto un uovo non schiuso, oltre i 40 giorni di età.

“Ora, continua il Michielin, I'aspetto dei piccoli ibridi non lasciava più dubbi circa la loro origine; di taglia simile al Canarino, colore insignificante 6runo con sfumature giallastre al petto e al sopraccoda, becco sottile, occhio grande e particolare che toglieva ogni dubbio, ciuffo poco marcato ma ben evidente in tutti e tre i soggetti che, nonostante le sue ridotte dimensioni si faceva notare per il colore giallo oro puro che spiccava sulla colorazione bruna del corpo”.

La muta si svolse regolarmente e i soggetti assunsero una tinta bronzo-mogano, malto intensa sicché, qualora gli F1 si fossero dimostrati fertili, avrebbero sicuramente contribuito a migliorare il rosso nelle varietà di Canarini esistenti in quegli anni.

Si arriva così al 1951, anno nel quale un F1 di Tico Rey x Canarina si rivela fertile; nascono alcuni R1 (che l'allevatore chiama impropriamente F2) e nel giro di 10 anni:(l962) gli R2 sono 150, “ceduti, conclude testualmente il Michielin, come Canarini normali ad amici o conoscenti, cambiati in qualche negozio  con altri soggetti o con mangimi. Una ventina circa sono stati ceduti ad un collega di Reggio Calalbria, parecchie coppie (si suppone la normale fecondità anche nelle femmine R2 come quelle del resto di Cardinalino) sono state regalate ad amici allevatori dilettanti allo scopo di poter studiare alcune caratteristiche genetiche, come ad esempio una curiosa forma di isabellismo dominante, non legata al sesso, della quale non sono ancora riuscito a capire il meccanismo genetico”.

Dopo questa felice esperienza, grazie a]la quale sono stati prodotti ben 150 soggetti di 3.a generazione secondo le esplicite dichiarazioni dell'allevatore e con l'utilizzazione di un solo accoppiamento di base, ci pare assai incoraggiante, sebbene la successiva vendita o permuta di questi soggetti lasci ragionevolmente supporre e senza timore di smentita, quanto l'astrattezza abbondi in questa ibridazione.

D'altra parte, secondo Horacio Sivera (1996) che sta conducendo in Argentina uno studio capillare sulla ibridazione fra Tico Rey e Canarina, afferma chiaramente che la impossibilità da parte dell'esotico di fecondare la Canarina risiede nella differenza di pH che, per il Tico Rey oscilla intorno a 6,20, mentre il pH vaginale ottimale per la fecondazione è di 5,20. essendo il pH, afferma il Sivera, delle secrezioni vaginali della Canarina meno acido a causa del pH elevato gli spermatozoidi non si attivano o lo fanno molto debolmente, senza poter giungere a fecondare la Canarina stessa. Per questo ho, ideato una soluzione “buffer” (regolatrice di pH) isotonica con lo sperma (di  eguale pressione osmotica) che permetta di diluire lo sperma del Tico Rey; realizzare una irrigazione vaginale alla Canarina per cambiare il pH momentaneamente e quindi effettuare la fecondazione artificiale”. A questo è arrivato lo studioso Sud Americano; ottenere ibridi di Tico Rey x Canarina attraverso la fecondazione artificiale demolendo sistematicamente le notizie spiccioIe giunte dal Brasile e dai nostri allevatori. “Hoc erat in votis”, questo si voleva; una prova con il concorso della scienza intesa a dimostrare, sia pure per sommi capi, quanto i fatti in certi casi siano diversi dalle parole.

Questo premesso, vogliamo chiederci come il Michielin, di cui sono note le spiccate qualità di ornitofilo pubblicista, studioso e ricercatore, assistito peraltro da uno staff di qualificati genetisti, non sia andato oltre per portare altre primizie alla Canaricoltura e alle varietà di Canarini di colore in genere che in quegli anni non si contavano come si contano attualmente; ci domandiamo con serena consapevolezza, come mai sono state diffuse in tanti anni infinite fotografie in primissimo piano per giunta, degli ibridi più correnti, più facili che qualunque neofita sprovveduto al massimo avrebbe realizzato comunque e non siano state scattate, pubblicate e pubblicizzate altrettante fatografie degli ibridi da “antologia” del Codazzi, della Gray e in questo caso del Michielin e di tutti gli altri di cui faremo cenno nel corso di questo nostro lavoro, per offrire, come logica conseguenza di un avvenimento importante, la necessaria credibilità. Il Tico Rev tanto per concludere l'argomento, è stato il clamoroso protagonista dell'ibridismo nazionale ed estero, ancora per qualche anno. tantoché qualcuno, avvinto probabilmente dall'entusiasmo di questi avvenimenti, di questi successi di ibridazione dichiarati peraltro con accenti lirici, ha creduto opportuno sostituire Sl i termini convenzionali con cui sono universalmente conosciuti gli ibridi F1, R1, R2 - F2, F3 attraverso lo studio delle scienze biologiche (ricordiamo per inciso che il Mulo è un F1 anche se non è figlio del Cardinalino) con una nuova terminologia (bontà sua), T1, T2, T3, per indicare gli ibridi di Tico Rey x Canarina, rispettivamente di 1.a, 2.a e 3.a generazione

LE INSOLITE IBRIDAZIONI CON IL TESSITORE FIAMMANTE.

Dopo un Emberizide, il Tico Rey, arriva alla notorietà ma in tono minore, un

Ploceide, il Tessitore fiammante (Fondia madagascariensis) nel generoso tentativo “in pectore” ai ricercatori, di migliorare il rosso del Canarino già dal 1956.

A presentare la nuova esperienza con la solita metodologia informativa delle certezze troppo facili che si dimostrano sempre insufficienti ed incomplete, è Florentino Gonzales (1956), un tisiologo Sud Americano stimato ricercatore di nuove ibridazione, il quale afferma di avere ottenuto ibridi dal Tessitore fiammante e la Canarina; un Passero che soltanto in primavera ed estate esprime una colorazione rossa della livrea, mentre in eclisse presenta toni sbiaditi di colore bruno pallido.

L'esemplare di cui fa menzione il Gonzales, I'unico esemplare avuto per caso come quasi sempre succede, “si accoppia alla Canarina con difficoltà in gabbia o in piccole voliere, mentre l'accoppiamento perfetto si ottiene meglio in capaci aviari esterni”.

C'è da rilevare inoltre che il soggetto in questione si è dimostrato scarsamente fertile, riuscendo a fecondare una o due uova su quattro deposte; che gli ibridi

di l.a generazione, fatto stranissimo e del tutto inconsueto nella ibridazione degli

uccelli, soltanto le femmine sono fertili e depongono normaImente tre uova di

colore azzurrognolo con macchie brune, mentre i maschi sia di l.a, sia di 2.a generazione sono inspiegabilmente infertili. Tuttavia il colore dei soggetti è stranamente mutevole; dal grigio ardesia del piumaggio di nido, al rosso intenso al completamento della muta.

Pensiamo siano legittimi e giustificati i nostri sospetti, non tanto per l'accoppiamento che in ogni caso può manifestarsi “al brutus” in aviari esterni data la focosa aggressività del maschio in parata nuziale, che si suppone non sia diversa da quella del Passero, (Genere Passer) nelle stesse condizioni. Ci preoccupa anche in questo caso la faciloneria costruttiva degli ibridi con cui il Gonzales e gli altri illustri pubblicisti, nella prova di un solo soggetto dalle differentissime affinità  biologiche rispetto al Canarino domestico, ottiene non soltanto prole vitale, ma  prole vitale fertile per giunta nelle femmine di l.a generazione.

Questi presunti ibridi diffusi con tanta naturalezza, questi inquieti desideri di  successo che fatalmente alchimizzano la purezza di una pratica ornitologica come l’ ibridazione degli uccelli, ci portano al ricordo della clamorosa mistificazione di ibridi “naturalí” di cui è stato vittima un grande Ornitologo, il conte Ettore Arrigoni degli Oddi, cui erano stati sottoposti esemplari naturalizzati di ibridi “spettacolari”. La collezione, pensiamo unica nel suo genere che abbiamo osservata in più occasioni al Civico Museo Zoologico di Roma, e ancora oggi visibile, consta di sette ibridi “naturali” fra Turdidi:       

Ibrido maschio adulto di Tordela (Turdus viscivorus) x Cesena (T. pilaris)

 

”        ”        ”        di Cesena (T. pilaris) x Merlo (T. merala )

”        ”        ”        di Tordo B. (T. musicus) x Tordo S. (T. iliacus)        

”        ”        ”        di Cesena (T. pilaris) x Tordela (T. viscivorus)

”        ”        ”        di Tordo S. (T. iliacus) x Tordo B. (T. musicus)

”        ”        ”        Merlo dal collare (T. alpestris) x Cesena (T. pilaris)

”        ”        ”        Merlo (T. merula) x Tordela (T. viscivorus)

 

che sono risultati essere composti da pezzetti di pelle e piume delle specie in causa e ricuciti insieme da un tassidermista di abilità e bravura eccellenti (anche se Arrigoni degli Oddi riuscl ad accorgersene!).          

Data la delicatezza della materia soggetta peraltro alle deformazioni più insolite, a desideriamo riportare, sulla scorta di nostre dirette osservazioni e di altre fonti di indiscussa attendibilità, l'elenco degli ibridi che sono stati prodotti nell'arco degli ultimi vent'anni sia in Italia sia all'estero, de quali citiamo il nome del realizzatore o espositore, o le Mostre presso cui i soggetti sono stati esposti

 

IBRIDI COL CANARINO DOMESTICO

Genere “Serinus”

1) Alario (Serinus alario) x Canarina domestica - Mostra Int.naz. R. Emilia

2) Canarino gola bianca (S. altogalaris) x Canarina - Mostra Int.naz. R. Emilia

3) Canarino gola nera (S. atrogalaris) x Canarina - Conte GE. e altri

4) Canarino selvatico (S. canarius) x Canarina - Conte GE. import.

5) Venturone (S. citrinella x Canarina - Mostra Int.naz  R. Emilia

6) Cantore d'Africa (S. lencopygius) x Canarina - comune alle Mostre 

7) Canarino del Mozambico (S. mozambicus) x Canarina - comune alle Mostre

8) Verzellino (S. serinus) x Canarina - comune alle Mostre

9) Canarino di Ruppell (S. striolatus) x Canarina - Cossu GE.

10) Canarino di S. Elena (S. flaviventris) x Canarina - Picone ROMA

11) Cant. d'Africa (S. lecopygius) x Can. del Mozambico (S. mozambicus) d'Amico GE.

12) Can gola nera (S. atroglaris) x Cant. d'Africa (S. leucopygius) -

13) Can. del Mozambico (S. mozambicus) x Verzellino (S. serinus) - Porzio GE.

 

Genere “Carduelis”     

 

14) Cardin. del Venezuela (Carduelis cacullatus) x Canarino - com. alle Mostre

15) Lucherino di Magellano (C. magellanicus) x Canarina - Mostra GE.

16) Lucherino petto nero (C. notatus) x Canarina - d'Amico GE.

17) Lucherino dorso nero (C. psaltria) x Canarina - d'Amico GE.

18) Lucherino ventre giallo (C. xantogaster) x Canarina - De Guio IM.

19) Lucherino (C. spinus) x Canarino - comune alle Mostre

20) Negrito di Bolivia (C. atratus) x Canarina - Bolzonella PD e altri

21) Cardellino (C. carduelis) x Canarina - comune alle Mostre

22) Verdone (C. chloris) x Canarina - comune alle Mostre

23) Verdone di Cina (C. sinica) x Canarina - Mondiali GE. 1977

24) Verdone himalaiano (C. spinoides) x Canarina - d'Amico GE.

25) Lucherino testa nera (C. atriceps) x Canarina - Porzio GE.

 

Generi diversi

 

26) Ciuffolotta (Pyrrhula pyrrhula) x Canarino - Clerici CO e altri

27) Ciuffolotto messicano (Carpodacus mexicanus) x Canarina - com. alle Mostre

28) Fanello (Acanthis cannabina) x Canarina - De Lieto, Ferrando GE.          

29) Organetto (Acanttis flammea) x Canarina - Casetti GE. e altri

30) Trombettiere (Rhodopechys gittaginea) x Canarina - Picone Roma

31) Zigolo giallo (Emberiza citrinella) x Canarina - Mostra TO. 1962  fide Passignani FI.

32) Ciuffolotto scarlatto (Carpodacus ervtrinus) x Canarina - (foto G.d.U. n. 2.76 )

 

Genere “Carduelis x Carduelis”

 

33) Cardellino (C. carduelis) x Verdone (C. chloris) - com. alle Mostre

34) Lucherino (C.spinus) x Verdone (C chloris) - Mostra naz. R.E.

35) Lucherino (C. spinus) x Cardellino (C carduelis) - Mostra GE.

36) Lucherino testa nera (C. atriceps) x Cardellino (C. carduelis) - Foglia GE.

37) Verdone (C. chloris) x Verdone himalaiano (C. spinoides) - Clerici CO.

38) Verdone (C. cEloris) x Verdone di Cina (C. sinica) - d'Amico GE.

39) Cardellino (C. carduelis) x Cardellino asiatico (C. caniceps) - Cortese Roma

40) Cardinalino del Venezuela (C. cucullatus) x Lucherino (C. spinus) - Dattoli Foggia

41) Cardinalino del Venezuela (C. cucullatus) x Lucherino testa nera (C. atriceps) Mostra GE.

 

Ibridi fra generi diversi

 

42) Lucherino (C. spinus) x Verzellino (S. serinus) - Mostra Int.naz. R.E.

43) Cardellino (C. carduelis) x Canarino del Mozambico (S. mozambicus) -Mostra internazional R.E.    

44) Lucherino (C. spinus) x Organetto (Acanttis flammea) - Mostra Int.naz. R.E.

46) Cardellino (C. carduelis) x Organetto (A. flammea) - Couvin GE. e altri

47) Cardellino (C. carduelis) x Fringuello (Fringilla coelelos) - Naz. Londra 1973

48) Fanello (AcantLis cannabina) x Ciuffolotta (P. Pvrrbula) - Battaglia Roma ||

49) Cardellino (C. carduelis) x Ciuffolotta (P. P>rrbula) - Picone Roma e altri

50) Verdone (C. cEloris) x Ciuffolotta (P. Pvrrbula) - Mostra naz. di R.E.

51) Organetto (A. flammea) x Ciuffolotta (P. pyrrtula) - Naz. di Londra 1972

52) Organetto artico (A. hornemanni) x Ciuffolotta (P. pyrrbula) - Naz. Lond.72

53) Canarino del Mozambico (S. mozambicus) x Ciuffolotta (P. pyrrbula) - Mondiali GE. 1977   

54) Ciuffolotto scarlatto (Carpodacus erytrinus) x Ciuffolotta (P. pyrrbula) - Greco TO.     

55) Ciuffolotto messicano (Carpodacus mexicanus) x Ciuffolotta (P. pyrrbula)Mostra naz. R.E. 56)

Fringuello (Fringilla coelelss) x Verdone (C. cEloris) - Mostra naz. R.E. e GE.

57) Fanello (Acanttis cannuhina) x Canarino del Mozambico (S. mozambicus )d'Amico GE.

58) Fanello (A. cannabina) x Organetto (A. flammea) - Mondiali GE. 1977

59) Fanello nordico (A. flavirostris) x Fanello (A. cannaloina - Mondiali GE. 1977

60) Ciuffolotto messicano (Carpodacus mexicanus) x Verdone (C. chloris) - Couvin GE. e altri

61) Verdone (C. chloris) x Frosona (Coccothraustes coccothraustes) - naz. Iondra 1975     

62) Órganetto artico (A. hornemanni) x Lucherino (C. spinus) - Mostra Int.naz. R.E.

63) Crociere (Loxia curvirostra) x Verdone (C. chloris) - Greco TO.    

64) Cardinalino del Venezuela (C. cucullatus) x Verzellino (S. serinus) -   d'Amico 1973

65) Canarino solforato (S. sulphuratus) x Verdone (C. chloris) - Foto Rivista “Le Monde des Oiseaux” 1976

 

 

Natale Maranini - Associazione Ornitologica Nazionale (AON)

 

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